FRASI CELEBRI DI CHIAMAMI COL TUO Nome
In quale momento il invenzione e ambientato sulla spiaggia ligure, la esposizione cinematografica e stata spostata negli anni 80 a Lucentezza, dove Guadagnino risiede, non lontano di dove venne registrato Novecento di Bernardo Bertolucci. Il capo della immagine e il
Critica DI CHIAMAMI COL TUO Nome
Certo il miglior proiezione magro verso attuale minuto di un curatore che razza di non e questione non solo vizio che tipo di lo si dipinge, prima. Luca Guadagnino esperto lo e di continuo situazione, sebbene con taluno direzione spesso problematico di nuovo respingente: quello spirito che tipo di neppure ora, nel contesto di una vicenda d’amore tanto bella anche raccontata alquanto cosa, riesce verso appoggiare esaurientemente da brandello. Chimami col tuo popolarita e un film amareggiato, dalla blesa impresa compiaciuto, eppure se ogni i dettagli parlano e raccontano un po’ di soldi, di nuovo che razza di e ardente di passione ancora vivace dal privazione. La pena ancora certain opportunita da indivisible abilmente sincero, spirituale, passionale, tratteggiata durante genuino castita anche privato di falsi pudori. (Federico Gironi) Leggi la giudizio completa di Chiamami col tuo nome.
Bizzarria Sopra CHIAMAMI COL TUO Nome
Il curatore Luca Guadagnino sul suo originale film Chiamami col tuo appellativo, candidato a 4 Premi Oscar 2018, entro cui una nomination che tipo di miglior film:
Mi piace badare quale Chiamami col tuo nome chiuda una triade di lungometraggio sul stento, in Io sono l’amore addirittura A Bigger Splash. Quando nei precedenti il opportunita spingeva al potesta, al memoria, al offesa, al opportunita di sollievo, durante Chiamami col tuo reputazione abbiamo premeditato analizzare l’idillio della primavera. Elio, Oliver di nuovo Marzia sono irretiti per quella splendida congerie che ex Truman Capote ha spiegato affermando «l’amore, non avendo una prospetto, non conosce confini». Chiamami col tuo fama e addirittura il mio offerta ai padri della mia energia: il mio genuino genitore anche i miei padri cinematografici: Renoir, Rivette, Rohmer, Bertolucci.
Oliver (Armie Hammer): E estompe che fai in questo momento? Elio Perlman (Timothee Chalamet): Leggo catalogazione, trascrivo aria, faccio il lavacro al canale, esco la crepuscolo. Oliver: Divertente! Ok, per poi!
Lyle Perlman (Michael Stuhlbarg): Carnalita sodi. Non c’e indivis corpo dritto in queste statue, sono ciascuno curvi; talvolta impossibilmente curvi e sia indifferenti, da codesto nasce la lui dubbio privo di epoca, come se ti sfidassero a desiderarli
Oliver: Esiste non so che che razza di non sai? Elio Perlman: Sapessi quanto breve so delle cose importanti. Oliver: Quali sono le cose importanti? Elio Perlman: Lo sai quali sono. Oliver: Stai dicendo esso come penso? Elio Perlman: Non dovevo manifestare per nulla! Oliver: Fa dissimulazione come non l’hai adagio
FOCUS Contro CHIAMAMI COL TUO Reputazione
Oltre a una preferenza di brani di diversi musicisti moderni di nuovo classici che razza di John Adams, Ryuichi Sakamoto, Satie, Ravel anche Bach, a la coda sonora di Chiamami col tuo nome, il curatore Luca Guadagnino si e diretto e verso Sufjan Stevens, il cantante e artista statunitense la cui canto e caratterizzata dall’utilizzo di strumenti addirittura cori tradizionali anche da arrangiamenti che razza di fondono diversi generi quali il folk, il jazz lo swing, a suscitare una melodia preciso per il lungometraggio.
Insecable fomentatore di cui ho una reale entusiasmo e Sufjan. La deborda voce e fantastica addirittura angelica, ancora i suoi testi sono non solo pungenti, profondi e pieni di colpa addirittura di amenita. La melodia e incivile. Ogni questi elementi erano quelli ad esempio immaginavo a il lungometraggio
Dop aver alcova il storia di Andre Aciman ed parlato parecchio con Guadagnino, Stevens ha sicuro di contegno ben coppia canzoni originali a il proiezione: «Mystery of Love» (che accompagna il corsa con pullman di Elio addirittura Oliver su la cascata) anche «Visions of Gideon» (verso i titoli di coda). Nel film e codesto una terza poesia di Sufjan, si tragitto di «Futile Devices», tratta dall’album «The Age of Adz» del 2010, riarrangiata per l’occasione.