Sarri age tutti i suoi problemi alla Juve
A? un esercizio sterile continuare a giudicare Maurizio Sarri elizabeth la Juventus con gli stessi occhi di agosto, in termini di progressi e di passi indietro, di esperimenti elizabeth di certezze. Il giochino del cosa funziona age cosa non va — il sarrismo age l’allegrismo — A? una clessidra con la sabbia giA scorsa sul fondo. Mancano 24 ore a una partita chiave elizabeth dopo rimino come se ci fosse ancora del tempo per correggerlo. I risultati che scopriremo in primavera aggiungeranno la tinta al rapporto — la tinta non irrilevante — ma la sua natura A? giA chiara e tutto sommato definitiva. Sarri alla Juventus A? un docente in un istituto occupato. Se low puA? esercitare il suo ruolo, se non puA? esprimere il suo pregio — insegnare calcio — allora restano i limiti.
Non si puA? costruire un rapporto felice sui deficit. Quelli di Maurizio Sarri low sono
Juve, esiste un caso Sarri elizabeth non solamente
PerciA? non esiste un caso Sarri senza un caso Juventus piA? ampio. Per mettere le mani su questo corto circuito, sarebbe un errore restringere lo sguardo alla panchina. Bisogna tornare a sfogliare un po’ di giudizi dell’estate scorsa, quando l’opinione corrente salutava la nascita di una coppia certamente ambiziosa ma che esigeva una reciproca fatica. O Sarri cambia la Juventus, si diceva, o la Juventus cambia Sarri. Non era stata considerata la terza via, la piA? nefasta, che ciascuno rimanesse chiuso in se stesso, impermeabile all’altro mondo elizabeth sordo alla voce altrui. Quella terza via A? qua, schiacciata tra un bel po’ di infortuni, un mercato pieno di indecisioni (su Dybala, su HiguaAn), obiettivi sfumati (Lukaku) age cessioni avventate (Emre Can). Tra un’idea coraggiosa e una rischiosa il confine A? sottile. Se dai a una donna delle ali da uccello, puoi vederla volare ma non puoi sorprenderti di avere a che food con un’arpia. Tra Sarri elizabeth la Juventus si A? celebrato un matrimonio da bestiario medievale. Ma non A? uno scoop di oggi. Age tra le ipotesi ponder. Toccava alla Juventus l’onere della responsabilitA , per evitare di fi nire dov’A? finita.
La Juve, Sarri e quelle parole poco enfatizzate
Sarri ha parlato sA¬ di maglie a righe, arbitri age rigori, ma sono passati venti giorni da la frase altrettanto sincera, piA? inascoltata e meno enfatizzata: A«Spero che qualcuno mi aiutiA». Non pensava ai calciatori. I calciatori non aiutano, giocano. Intorno a Sarri andava costruita la rete di protezione. Age cosA¬ chiaro sin dall’inizio, ed A? cosA¬ implacabile la Juventus nell’ottenere ciA? che vuole, da spiazzare adesso questa sua inattesa dimostrazione di debolezza. In la sola vicenda si sono sommate l’assenza di Allegri e quella di Marotta. Se prendi il piA? guardiolista degli allenatori italiani elizabeth il tuo capitano A? convinto che A«il guardiolismo ci ha rovinatoA» (), scartando l’incoscienza, significa che credi di avere una soluzione.